sabato 31 maggio 2014

II) Condividere le gioie ma sopratutto le Pene dei Fratelli e Sorelle del Mondo.


Io sono una Cristiana” dichiaro’una donna in un caso di Apostasia 


Una Sudanese Cristiana sentenziata a morte per rifutarsi a Rinnegare la proria Fede.

KHARTOUM,Maggio15, 2014 (Zenit.org) –Una Corte giudiziaria ha condannato a morte una donna in Sudan per rifutarsi a rinnenagre  la sua Fede Cristiana.

Meriam Yahia Ibrahim Ishag, 27 anni ed incinta di qualche mese, la scorsa Domenica viene dichiarata colpevole di Apostasia nell’area distretto di Khartoun.

Il giudice l’ammonisce: “ ..vi abbiamo dato tre giorni di tempo per pensarci,ma voi insistete a non tornare all’Islam... Io vi sentenzio all’impiccagione! Disse il Giudice Mohammed Al-Khalifa  usando il nome Mussulmano del padre “Adraf Aldi Mohammed Abdullah”.

Ishag respose alla sentenza: “ Io sono una Cristiana e non ho mai commesso apostasia”.

Nell’assenza del padre Mussulmano,Ishag era stata formata nella fede Cristiana Ortodossa della madre.

Al principio di questa settimana non poche Ambasiate Occidentali in Sudan espressero per scritto la loro reazione al caso, appellando al governo "...di rispettare il diritto di liberta’ di religione incluso il diritto di cambiare la propria fede o credenze...” 

La dichiarazione innoltrata dalle Ambasciate  degli Stati Uniti,Canada,Ingilterra ed Olanda dice che il diritto di liberta’di religione e’ incluso nella Costituzione ad Interim di Sudan del 2005 ed altresi nella Legge Internazionale dei Diritti Umani.

Ishag e’ stata altresi sentenziata a 100 frustrate per adulterio essendo sposata con un uomo cristiano Sud Sudanese.Questa relazione e’ considerata adulterosa secondo l’interpretazione della ” legge sharia”.

Le Ambasiate nella loro “Dichiarazione”chiedono formalmente alle autorita’ di” riconsiderare il caso Ms Meriam con giustizia e compassione salvaguardando i valori del Popolo Sudanese.

Non credo sia necessario aggiungere altro...solo ammiriamo il coraggio di questa Sorella che sa’difendere la propria Fede fino alla fine.

Ho riportato il caso storico“ Ishag”  per ricordarci quanto e’debole la nostra fede e chiedere allo Spirito Santo la grazia e la forza concessa a questa Sorella.


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